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Settantacinquesima Mostra del Cinema di Venezia: tutte le giurie

Sulla Mostra del Cinema di Venezia che sta arrivando molto si è già detto e scritto sui partecipanti, sulle star, sui leoni alla carriera.


Vediamo un po’ invece a chi toccherà decidere quali saranno i film migliori, i registi più bravi e le migliori prove d’attore. Tra di loro ci saranno attori e registi che a loro volta sono stati premiati, a Venezia o in altri festival internazionali, sceneggiatori, produttori e critici, provenienti da tutto il mondo, e con esperienze in generi cinematografici anche molto distanti tra loro.


VENEZIA 75


La giuria della sezione principale del festival assegnerà ai film in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento - Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente


Il gruppo sarà guidato dal leone d’oro dello scorso anno, il regista Guillermo Del Toro, che con The Shape of Water ha vinto ben quattro premi Oscar tra i quali miglior film e miglior regista. Non è la prima volta che un regista torna a Venezia a presiedere la giuria della Mostra l’anno dopo avervi trionfato: è successo anche nel 1985 per Krysztov Zanussi, vincitore l’anno precedente con il film L’anno del sole quieto.


Guillermo del Toro a Venezia74 (Foto di Pietro Gallina)



Tornerà a Venezia, dopo la partecipazione dello scorso anno, anche l’attrice danese Trine Dyrholm, che con la sua interprete in “Nico: 88” di Susanna Nicchiarelli, aveva contribuito alla vittoria del film nella sezione Orizzonti. Trine ha già fatto la giurata alla Berlinale, nel 2014, a fianco dell’attore austro-tedesco Christoph Waltz, con cui si rincontrerà quest’anno al Lido. Christoph Waltz (Django Unchained) è stato vincitore, oltre a numerosi altri riconoscimenti, di due premi Oscar per "Bastardi senza gloria" e "Django unchained". A Venezia lo abbiamo visto nel 2013, in "The zero theorem" di Terry Gilliam e nel 2017 in Downsizing di Alexander Payne.

Trine Dyrholm a Venezia74 (Foto di Pietro Gallina)


Al loro fianco, da Taiwan arriverà l’occhio esperto di Sylvia Chang, habitué del Festival di Berlino, che ha interpretato oltre 100 pellicole come attrice, dirigendone 15 come regista. Destino simile è quello dell’attrice e regista francese Nicole Garcia, che dopo aver interpretato quasi un centinaio di film come attrice, si è spostata dietro la macchina da presa per dirigerne dieci, partecipando in concorso a Venezia nel 1997 con "Place Vendome", interpretato da Catherine Denevue.


Tra le donne, che in questa giuria saranno in maggioranza, ci sarà anche la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Malgorzata Szumowska, regista di "In the name of" del 2013, forte pellicola su omosessualità e celibato tra i sacerdoti cattolic della sua polonia.


A completare il gruppo, dall’altra parte del mondo arriveranno l’attore, regista, produttore e sceneggiatore neozelandese Taika Waititi (nominato all'oscar nel 2005 per il corto "Two cars, one night", e più recentemente campione di incassi con "Thor: Ragnarok”) e l'attrice inglese , naturalizzata australiana Naomi Watts, nominata agli Oscar per "21 grammi" e "The impossible". A Venezia l'abbiamo vista nel 2014 con Birdman e nel 2016 con lo splendido "Chuck"a fianco di Liev Schreiber.

Completa la giuria il regista e sceneggiatore italiano Paolo Genovese; nel 2016 il suo "Perfetti sconosciuti" con Giuseppe Battiston, ha trionfato sia in patria ai David di Donatello, sia all'estero (premio della giuria al Tribeca festival).


Naomi Watts a Venezia73 (Foto di Pietro Gallina)



ORIZZONTI


La Giuria Orizzonti assegnerà, senza possibilità di ex-aequo, i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.


La Giuria internazionale di questa sezione è guidata da Athina Tsangari, regista, sceneggiatrice e produttrice greca. A Venezia ha partecipato in concorso nel 2010 con “Attemberg”. È stata già presidente di giuria nel 2016 al BFI London film festival. In giuria ci saranno altre due donne: Fatemeh Motamed-Aria (in arte “Simin”) attrice iraniana vista proprio nella sezione Orizzonti nel 2014 con ”Nabat” e la regista e sceneggiatrice canadese Alison Mclean, vincitrice del leoncino d'oro Agiscuola nel 1999 per “Jesus's Son” e regista in molte serie TV (“I Tudors”, “Sex and the city”) o video musicali (lo splendido “Torn” di Natalie Imbruglia).


Completano il gruppo Michael Almereyda, regista, sceneggiatore e produttore americano visto in concorso a Orizzonti nel 2014 con “Cymbeline” (con Ethan Hawk, Milla Jonovich e Dakota Johnson), il critico cinematografico Frédéric Bonnaud, lo sceneggiatore e produttore egiziano, Mohamed Hefzy, tra l’altro produttore associato del meraviglioso "Looking for Oum Kulthum” dell'iraniana Shirin Neshat.


Michael Almereyda a Venezia71 (Foto di Pietro Gallina)


Anche nella giuria della sezione Orizzonti ci sarà un tocco di italia, rappresentato dal regista e sceneggiatore Andrea Pallaoro, che ha debuttato proprio in questa sezione con “Medeas” a Venezia70. Lo scorso anno lo abbiamo visto in concorso con “Hannah” che ha portato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile alla sua interprete, la splendida Charlotte Rampling.


Andrea Pallaoro a Venezia74 (Foto di Pietro Gallina)



PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”


Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) possono concorrere, senza possibilità di ex-aequo , al premio Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” che attribuisce 100.000 dollari, messi a disposizione da Filmauro, suddivisi in parti uguali tra regista e produttore.


La Giuria internazionale di questo prestigioso riconoscimento sarà guidata dal regista e sceneggiatore iraniano/americano Ramin Bahrani, visto a Venezia nel nel 2012 e nel 2014 (“99 Homes” con Laura Dern e Michael Shannon). Il regista sarà affiancato dalla regista e sceneggiatrice tunisina Kaouther Ben Hania, che ha realizzato il suo primo lungometraggio nel 2013, dal regista argentino Gastón Solnicki, che ha portato il suo primo lungometraggio “Kékszakállú” a Venezia nel 2016, nella sezione Orizzonti, e dalla curatrice e direttrice artistica giapponese Hayashi Kanako. Infine questa giuria è completata dall’attrice italiana Carolina Crescentini, Menzione speciale del premio Loreal a Venezia nel 2010 per “20 sigarette” (tra i suoi film più conosciuti "Pecore in Erba" "Parlami D'amore" "Allacciate le Cinture" "Diva!")


ALTRE SEZIONI


La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality è presieduta dalla regista e sceneggiatrice danese Susanne Bier (“non desiderare la donna d’altri”) ed è composta dallo scrittore italiano Alessandro Baricco e dall’attrice francese Clémence Poésy (tra le varie cose è stata Fleur Delacour in “Harry Potter e i doni della morte”).


La Giuria di Venezia Classici è invece composta da 26 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari e sarà presieduta dal regista e sceneggiatore italiano Salvatore Mereu (“Ballo a tre passi”, “Bellas Mariposas”).


Li vedremo sfilare tutti nella giornata di apertura della mostra! Prepariamo le macchine fotografiche!

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