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La colonna sonora della 78sima Mostra del Cinema di Venezia

Il livello della 78sima Mostra Internazionale di arte cinematografica e’ stato decisamente elevato, come aveva annunciato alla vigilia il direttore Alberto Barbera. Sulle capacità di attori e registi e sulle sceneggiature, ci sarà da discutere con la consegna dei premi. Vorrei evidenziare invece come in questa edizione la musica abbia sicuramente rivestito un ruolo di primo piano.

COLONNE SONORE:


Molte le colonne sonore interessanti: alcune attese, come quella di “Dune” firmata Hans Zimmer, o quella di “Madres Parallelas” di Alberto Iglesias. Altre più inaspettate, come la splendida soundtrack dei Verdena per “America Latina” o di Michael Brooks per “Land of Dreams”


Il premio Soundtrack Stars per la migliore colonna sonora è andato al compositore italiano Michele Braga, per “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, che coniugando musica tradizionale a sound più contemporaneo, ha reso le tracce musicali parte integrante e fondamentale del film. Indimenticabile la cover di “Creep” dei Radiohead, rallentata e suonata nello stile di Richard Clayderman al pianoforte, che contribuisce a dare corpo al personaggio di Franzt.

(il rapper Moreno - foto di Pietro Gallina per veneziadavivere)


CANZONI:


Ma forse la cosa che mi ha colpito di più è stata la scelta delle canzoni al servizio delle storie.

Si parte con il film di Almodovar in cui il ruolo svolto da ballate piuttosto classiche cantate da Mina o da Chavela Varbas nelle altre pellicole, sono sostituite dalla voce rock e graffiante di Jonis Japlin, che interpreta forse la più struggente “Summertime” di sempre. Struggente come “Napule è “ di Pino Daniele a incorniciare la lettera d’amore che Sorrentino scrive alla città partenopea nel suo “È stata la mano di Dio”.

Al contrario ha un effetto leggero e liberatorio sentire “All I need is a miracle” di John Greenwood alla fine di “Spencer” di Lerrain, tanto che verrebbe voglia di cantarla in coro con i protagonisti del film. Sono tutte canzoni che non “accompagnano” ma sono parte integrante della storia.


In “Last Night in Soho” le canzoni di Cilla Black, Petula Clark o James Ray ricreano, alla pari delle immagini, le atmosfere della swinging London, in cui si intrecciano le

Vicende di Thomasin McKenzie e Anya Taylor Joy.


GENERI MUSICALI:


I generi ci sono tutti, dal rock (Inu-o) al pop coreano (Bodeng Sar-White Building), dalla canzone napoletana (Qui rido io) al Gospel brasiliano (Deserto Particular) fino alla musica classica (il bambino nascosto).


La musica elettronica è protagonista in “Mona Lisa and the blood moon” uno dei miei film preferiti di questo festival. Lo Score è firmato dal padovano Daniele Luppi, che tra i vari pezzi inserisce anche una imprevedibile cover di Estate di Bruno Martino. Suoni elettronici e rap si mescolano allo sciabordio dell’acqua in “Atlantide” di Yuri Ancarani. Le vicende dei giovanissimi abitanti della laguna sembrano svolgersi proprio su questi due elementi: acqua e musica. La colonna sonora di Sick Luke e’ azzeccatissima e diventa quasi parte integrante della storia.

(Lodo Guenzi. Foto di Pietro Gallina)


FILM SULLA MUSICA:


Il mondo della Musica e dei musicisti e’ stato protagonista con ben 6 documentari presentati a Venezia.

Ha aperto questo capitolo un film completamente dedicato a una sola canzone “Halleluja: Leonard Cohen A Journey A song“ di Daniel Geller e Dayna Golofine. Nei giorni successivi, anche grazie all’arrivo sul red carpet di Jimmy Page, l’attenzione è stata tutta su “Becoming Led Zeppelin”, di Bernard Macharon documentario di oltre due ore sull’ascesa al successo della band britannica, realizzato grazie all’accesso ad archivi personali del gruppo e a filmati totalmente inediti. Si è poi proseguito con “Ezio Bosso, le cose che restano” di Giorgio Verdelli, “Deandre’#Deandre’ storie di un impiegato” di Roberta Lena e con “Senza fine” di Elisa Fuksas (Giornate degli Autori), per il quale ha presenziato Ornella Vanoni, che ha ricevuto il premio Soundtrack Stars alla carriera.

Infine ci ha conquistato “Ennio” di Giuseppe Tornatore, personale tributo del regista al maestro Morricone.

(Jimmy Page. Foto di Pietro Gallina)


PERSONAGGI DELLA MUSICA:


Al Lido, grazie anche alla produttrice Tiziana Rocca, è arrivata una vera e propria compagine di personaggi della musica italiana: Andrea Bocelli, Il Volo, Nina Zilli, Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale) Danti, Levante, Moreno e tanti altri volti del panorama italiano. Anche se la vera regina cercata da tutti, sbarcata al Lido con Ben Affleck, e’ stata Jennifer Lopez, che ha offuscato la presenza del compagno e di Matt Damon.

(Foto di Rossana Viola per Veneziadavivere)


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