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VENEZIA 75: GUILLERMO DEL TORO, LEONE D’ORO NEL 2017, TORNA COME PRESIDENTE DELLA GIURIA

Alla 75° Mostra internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, tornerà in laguna Guillermo Del Toro, a cui lo scorso anno Venezia ha portato molta fortuna. Il suo ultimo film The Shape of Water (La forma dell’acqua) con Sally Hawkins, Michael Shannon, Octavia Spencer, Richard Jenkins, Michael Stuhlbarg e Doug Jone, dopo aver vinto il Leone D’oro ha continuato a raccogliere riconoscimenti in tutto il mondo, conquistando, secondo imdb.com, un totale di 104 premi e di 302 nominations, tra i quali due Golden Globes e quattro premi Oscar® (miglior film, miglior regista miglior scenografia e miglior colonna sonora originale).


Guillermo del Toro a Venezia74 (Foto di Cristina Costa @criscostacha)



A Venezia Del Toro tornerà quest’anno nella veste di presidente della giuria. Nell’accettare la proposta di Alberto Barbera il regista statunitense ha dichiarato: "Essere presidente a Venezia è un onore immenso, e una responsabilità che accetto con rispetto e gratitudine. Venezia è una finestra sul cinema mondiale, e un’opportunità per celebrare la sua forza e rilevanza culturale".


Non è la prima volta che un regista presiede la giuria della Mostra l’anno dopo avervi trionfato: è successo anche nel 1985 per Krysztov Zanussi, vincitore l’anno precedente con il film “L’anno del sole quieto”. Più recentemente, nel 2015, il regista messicano Alfonso Cuaron è stato presidente di giuria due anni dopo aver aperto la Mostra, fuori concorso, con l’anteprima mondiale del suo “Gravity” con Sandra Bullok e Geroge Clooney, vincitore successivamente di sette premi Oscar, tra i quali quello per la miglior regia.


Guillermo del Toro a Venezia74 (Foto di Rossana Viola @rossviola)


Come Cuaron, anche Guillermo del Toro è nato in Messico, a Guadalajara. Dopo una serie di cortometraggi in lingua spagnola, e un inizio carriera nell’ambito del trucco e degli effetti speciali, ottiene il suo primo riconoscimento internazionale nel 1993 con “Cronos”, che vince il premio come miglior film della settimana della critica al festival di Cannes. Il film è un Horror con una sceneggiatura estremamente originale che associa al tema dei vampiri, molto in voga in quegli anni grazie a “Dracula di Bram Stoker” di Francis Ford Coppola (1992) o “Intervista Col Vampiro” di Neil Jordan (1994), a storie di alchimia e di ricerca della vita eterna.


Dopo Mimic (1997), un altro film Horror, alterna drammi fantasy in lingua spagnola come “la Spina del Diavolo” (2001) e “il Labirinto del Fauno” (2006) a film di avventura blockbuster, anche se caratterizzati dal suo tocco inconfondibile, come Blade II (2002) Hellboy (2004) ed Hellboy II: the golden army (2006). I primi sono quelli che gli hanno fatto raggiungere il consenso della critica a livello internazionale, tanto da fargli raccogliere nel 2006 tre premi oscar per “il Labirinto del Fauno”. Più recentemente, nel 2015, ha girato l’Horror Crimson Peak con Mia Wasikowska.


Molti sono gli attori con cui ha collaborato negli anni Guillermo del Toro, ma ce n’è uno che ritorna in quasi tutte le sue pellicole, da Mimic a Shape of Water. Dura infatti da più di vent’anni il sodalizio tra Del Toro ed il mimo e attore Doug Jones, vero e proprio mito per gli appassionati di trucco ed effetti speciali. Oltre ai film sopra citati, ha infatti partecipato a Hellboy, Il labirinto del Fauno (interpretando proprio il fauno), Hellboy II e Crimson Peak (2015).

Guillermo Del Toro in un momento dietro le quinte a Venezia74

(Foto di Pietro Gallina)

Con un curriculum del genere, che spazia in mondi cinematografici diversi e paesi diversi, sicuramente porterà un importante contributo nel giudicare i film in concorso a Venezia 75. Del resto Alberto Barbera, da cui è partita la proposta della nomina del presidente lo scrive come “la generosità fatta persona, la cinefilia che non guarda solo al passato, la passione per il cinema capace di emozionare, commuovere e allo stesso tempo far riflettere”.

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