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Leofanti: il festival dell'amore

Occhi azzurri e occhi a mandorla, capelli biondi, scuri, grigi. Accenti diversi. C'è una donna con il velo e un'altra avvolta da una cascata di ricci "afro" e ci sono tutti i colori della pelle. E ancora ci sono sedie blu, sedie bianche, panchine e sedie sdraio... e addirittura un vecchio e morbido divano.

La seconda edizione del Leofanti film festival per me si apre con queste immagini. E' un'edizione dedicata all'amore, e già entrando nel campetto dietro la chiesa di San Simeon piccolo si respira "amore". Si ritorna a respirare il clima familiare delle feste più "vecchie" di Venezia, atmosfere di quartiere, di vicinato. Il piacere di farsi una birretta insieme scherzando con un'amica che ti sta preparando i pop corn. Sedersi su una panca sull'erba a fumare una sigaretta in compagnia, scambiando qualche commento su un film appena visto.

E questa atmosfera è presente anche sullo schermo , nelle scene di "Io sono Li" di Andrea Segre, film del 2011, che oggi è forse anche più fresco e attuale.. e direi anche più "necessario" nel clima di diffidenza che si fa ogni giorno più pesante nel nostro paese. Il film affronta un incrocio di culture diverse in modo profondo e mai didascalico. Sono le persone che possono fare veramente la differenza.

E questo lo ha capito l'associazione Leofanti che organizza eventi come questo festival di fine estate con l'intenzione di creare "una coesione sociale fra le esigenze dei giovani, delle famiglie e degli anziani" e promuovere momenti nei quali poter scambiare idee, interessi e pensieri. Segre è un po' in ritardo. Ma nessuno se ne preoccupa. Tanto a San Simeon si sta bene. La gente continua a chiacchierare. Occhi diversi ... colori diversi... e grazie ai Leofanti anche "io sono lì". https://www.leofanti.org/i-leofanti.html

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